Ospedale GRADENIGO
ISTITUTO QUALIFICATO PRESIDIO DELLA U.S.L. TO 4
L’OSPEDALE Gradenigo, 752 dipendenti, 200 posti letto, un pronto soccorso con 45 mila passaggi l’anno,  compare nella triade del SuperDea dell’area nord di Torino, con San Giovanni Bosco e Maria Vittoria.
E' un presidio sanitario gestito dalle suore delle Figlie della Carità della San Vincenzo ed è inserita nell’Aris (l’Associazione religiosa istituti socio-sanitari) giudicata fra le più efficienti della città.
Struttura con funzione pubblica a tutto tondo, è equiparata agli altri presidi dell’Aris - Cottolengo, San Camillo, Fatebenefratelli e Ausiliatrice - ricevendone lo stesso trattamento di struttura privata.
Le prestazioni dell’ospedale di corso Regina, gratificato dall’alto gradimento dei pazienti, sono degne di nota: vanta la decima chirurgia del Piemonte, l’oncologia è fra le prime tre della Regione ed è centro di riferimento nazionale per i tumori rari e i sarcomi.

Al  Gradenigo  siamo presenti nei reparti:

  • Medicina
  • Gastroenterologia
  • Ortopedia
  • Riabilitazione
  • Lungodegenza
  • Oncologia
  • Pronto Soccorso
Bus: 63, 63/   -  Tram: 3, 5  

Ospedale Gradenigo: nuova Fondazione   
Firmata la lettera di intenti tra Arcidiocesi, Figlie della Carità di San Vincenzo e Fondazione don Gnocchi (2011)
Una nuova fondazione gestirà il Gradenigo. È stata firmata in questi giorni (2011) una lettera d’intenti tra l’Arcidiocesi di Torino, la congregazione delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli e la Fondazione don Carlo Gnocchi onlus, che porterà alla costituzione di una nuova fondazione con il compito di gestire il presidio ospedaliero Gradenigo di corso Regina a Torino.
Le suore, che attualmente gestiscono l’ospedale di loro proprietà condivideranno la responsabilità e il peso di condurre una realtà così importante per la nostra città  con altri due soggetti: la diocesi, che rappresenta la Chiesa locale, e la Fondazione Don Gnocchi, che ha una lunga e riconosciuta esperienza in campo sanitario. La fondazione Don Gnocchi infatti è già presente nel nostro territorio avendo in gestione il Presidio Ospedaliero Maria Ausiliatrice e il centro di riabilitazione Santa Maria ai Colli.
Le istituzioni sanitarie cattoliche, e quindi anche questa nuova Fondazione che nasce, non sono da considerarsi «sanità di parte», bensì componente integrante nella programmazione del sistema regionale, godendo degli stessi diritti e assumendo gli stessi doveri delle altre istituzioni sanitarie.
Il convergere di realtà cattoliche attorno ad un progetto così impegnativo, vuole essere un segnale di rilancio e di speranza per una sanità attenta alla persona, soprattutto se fragile e sofferente.

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(Galleria Fotografica)

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