POSTA dei VOLONTARI
Spazio aperto a disposizione dei volontari che intendono far pervenire le loro opinioni.
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 Torino, 29 aprile 2013
 Spett.le Consiglio
sono una volontaria AVO da 5 anni, sempre presente all'Assemblea annuale.
Desidero farvi pervenire alcuni miei pensieri al fine di migliorare , se possibile, alcune criticità che ho riscontrato in quest'ultima assemblea.
  •   Ho saputo che alcune volontarie premiate con la pergamena dei 10 anni non sono state avvertite. A mio avviso è una mancanza di cortesia nei confronti delle nostre colleghe . In subordine si poteva avvertire la responsabile dell'Ospedale, la quale si sarebbe fatta carico di avvertire la volontaria (naturalmente non la sera prima dell'assemblea). Questo permetterebbe ai gruppi di festeggiare la colleghe anche privatamente e creare maggiore partecipazione all'assemblea.
  • Le premiazioni dovrebbero avvenire in maniera da evitare che molti presenti, mentre si chiamano i premiati, si alzino e si allontanino rumorosamente, anziché con discrezione, salutando gli amici ed i colleghi.. E' ineducato nei confronti di quei volontari che sono chiamati sul palco. E' come dirgli : "... chi se ne importa se hai fatto 10 anni di AVO... io ho altro da fare...". Non sarebbe male che sul notiziario si potessero scrivere due righe su quanto i volontari  in quell'occasione siano stati poco  attenti ad ASCOLTARE gli altri volontari, mi sono permessa di allegare sotto un breve articolo .
  • La proiezione di slide con l'elenco dei premiati e a fianco il nome dell'Ospedale ove prestano servizio potevano aiutare.. Bisogna sempre tener conto dei problemi di audio e la confusione che c'era sulle prime file non permetteva di ascoltare.
  • Illustrare l'attività dell'anno trascorso è sempre molto faticoso sia per chi parla sia per chi ascolta. Mi permetto di dare un suggerimento. Si potrebbe stilare una relazione da distribuire ai partecipanti e nell'illustrazione verbale dare degli accenni soffermandosi solo su quelli di maggior rilevo in quell'anno.

 Grazie e cari saluti a tutti

  Maria Teresa Talarico
  Articolo sul "l'Ascolto a senso unico"
Durante la nostra assemblea annuale ho notato quanto difficile sia l'ascolto se non si è presentato come fiore all'occhiello nella società ma rimane relegato nelle nostre fila.
Chi decide di andare in un'assemblea o un convegno sa che potrebbe prolungarsi oltre il dovuto, rivelandosi più noioso del previsto.
Ma questo non autorizza a non avere rispetto delle persone che hanno speso tempo ed energie per cercare di dare il meglio.. In questo caso ci si deve allontanare con discrezione, in maniera da dare meno disagio possibile agli altri.
Ho notato verso la fine, durante la premiazione dei volontari con 10 anni di servizio all'AVO, con quale non curanza ci si è alzati, ci si è salutati dimenandosi, a voce alta tanto da coprire coloro che venivano chiamati, senza il dovuto rispetto per coloro che per 10 anni hanno prestato servizio, magari anche con grande fatica e l'aspettativa di vedersi riconosciuti quando salivano sul palco. Invece hanno visto la maggioranza della platea non interessata. Io al posto loro sarei rimasta molto male e con il pensiero 2chi se ne importa se hai fatto 10 anni di servizio all'AVO... non interessa a nessuno. Io ho atro da fare cha guardare te che vieni premiata!"
E allora mi domando: "L'ascolto è solo per il paziente in ospedale o è anche per colui che in alcuni momenti è vicino e condivide con te qualcosa?"

  Mirandola 24 aprile 2013
Lo stile AVO è inconfondibile e la vostra visita a Mirandola ne è la prova.
Grazie per la presenza, che è la cosa più importante, per il sostegno  e per l'affetto che ci avete dimostrato.
Non è vero che è meglio dare che ricevere, noi lo sappiamo bene, noi che in corsia riceviamo tanto di più di quanto si dia.
Vorrei abbracciarvi tutti con grande affetto.
Maria Cavallo